Google Incassa, Tu Incassi Meno: Il Paradosso dell’Intelligenza Artificiale che Ti Ruba il Click

Google cresce grazie agli AI Overviews, ma il tuo traffico crolla. L’AI risponde, ma tu sparisci. Ecco cosa sta davvero succedendo nella SERP.

VERITÀ VERE FINO AL CONTRARIO DIMOSTRATO

Adil Abid

7/24/20252 min read

Google festeggia.
Tu meno.

Loro incassano il 14% in più di ricavi, +10,4% dalle ads, +12% su Search, YouTube e compagnia bella.
Tu intanto guardi il tuo sito web con l’ansia di chi aspetta ospiti a cena… e nessuno bussa alla porta.

Benvenuti nell’era degli AI Overviews: quei rassicuranti box pieni di risposte generati da Gemini che ti dicono tutto – tranne chi ha scritto le informazioni.
Perché se l’utente trova tutto lì, perché dovrebbe cliccare?

Spoiler: non lo fa.

I numeri che fanno girare le balls agli SEOs

Secondo una nuova ricerca del Pew Research Center, i risultati parlano chiaro (e fanno male):

  • Solo l’8% degli utenti clicca qualcosa quando vede un AI Overview.

  • In una SERP “normale” si clicca il doppio.

  • Solo l’1% clicca effettivamente i link dentro il box AI.

  • E il 26% chiude tutto e torna alla sua vita subito dopo. Più di uno su quattro.

Capito il trucco?
Google ti mostra una sintesi fatta con i tuoi contenuti, poi ti toglie il traffico e si prende i meriti.

È come se qualcuno rubasse gli ingredienti dal tuo ristorante, cucinasse una carbonara in vetrina… e il cliente, sazio solo a guardarla, tornasse a casa.

“Ma almeno citano la fonte?”

Sì.
A volte.
Ma solo Wikipedia, Reddit e YouTube sembrano essere i veri cocchi della maestra: rappresentano oltre il 15% delle citazioni.

E tu, che hai passato ore a scrivere il contenuto perfetto, hai giusto diritto a un “grazie, ma non serve che passi”.

Google vince, ma il web perde?

Google dice che il web sta bene.
Che AI Overview è un modo per aiutare gli utenti.
Che “diversificherà le fonti”.
Che tutto andrà benissimo.

Intanto però il traffico organico evapora, i blog arrancano, i piccoli publisher fanno fatica a farsi vedere.

Il problema non è l’AI.
È la logica del “ti do tutto io, così non ti serve andare da nessun’altra parte”.

Siamo tornati al monopolio, ma stavolta con la faccia gentile della tecnologia “smart”.

Quindi che si fa?

Nessuna risposta certa, ma un consiglio lucido:
smettila di giocare tutto su Google.

Porta il tuo contenuto anche altrove.
Newsletter, podcast, social media proprietari, YouTube.
Cerca spazi dove tu controlli il pubblico, non dove speri che l’algoritmo ti regali un click.

Perché mentre l’AI gioca a fare il saggio oracolo che sa tutto, tu sei quello che l’oracolo lo nutre – gratis.

Fino a che non decidi che il tuo sapere merita più rispetto ad una box blu che ti taglia fuori.