“Remind me later”: WhatsApp salva la tua memoria a breve termine (e forse anche il tuo business)

WhatsApp ti ricorda i messaggi, Instagram assolve il “link in bio”. Ma se non converte, forse il problema non è l’algoritmo.

VERITÀ VERE FINO AL CONTRARIO DIMOSTRATO

John Frings

7/17/20252 min read

Siamo tutti colpevoli.
Leggiamo un messaggio su WhatsApp.
Pensiamo: “Rispondo dopo.”
Poi scrolliamo, apriamo Instagram, ci distraiamo con un meme su Elon Musk che spara un razzo nel barbecue.
E quel messaggio importante? Dimenticato come la password del Wi-Fi di casa.

Ma c’è speranza.
WhatsApp ha lanciato (in beta) una funzionalità che potrebbe diventare il tuo nuovo assistente personale: i reminder sui messaggi.
Basta tenere premuto sul messaggio, cliccare “Remind me” e scegliere se farti ricordare tra due, otto, ventiquattro ore… oppure quando decidi tu.

Un colpo al cuore per i procastinatori seriali.
Un sollievo per chi usa WhatsApp per lavoro.
Un incubo per chi pensava di poter ignorare passivo-aggressivamente un messaggio con il classico “eh l’avevo letto ma poi…”

Ma non finisce qui:
WhatsApp sta testando anche dei “proactive nudges” – cioè notifiche intelligenti che ti ricordano di rispondere a chi senti spesso o a messaggi non letti nei gruppi.
Se lavori con clienti o team via chat, è praticamente un CRM con le spunte blu.

Link in bio? Sì, puoi. Ma magari cambia disco

Passiamo ora a un altro mito che vive da anni nei gruppi Telegram dei marketer in crisi esistenziale:
“Se scrivo ‘link in bio’, l’algoritmo mi penalizza?”

Finalmente abbiamo la risposta. E viene direttamente dall’oracolo supremo di Instagram, Adam Mosseri.
Spoiler: no, non succede niente.
Il tuo post non verrà sepolto nell’oblio perché hai scritto “link in bio”. Mosseri stesso lo usa.

Quindi perché ogni volta che lo scrivi il post va peggio?

La risposta è semplice e brutale:
Il contenuto non era interessante.
Oppure il pubblico ha sviluppato una forma di rigetto pavloviano verso quella frase, come succede con “DM per info” o “super promo solo oggi”.

Il problema, quindi, non è la frase.
Se ti va male, è perché ti sei affidato all’autopilota.
E forse il tuo post non se lo meritava neanche l’algoritmo.

Riflessione finale: la tecnologia non salva, ma sgrassa

WhatsApp ti aiuta a ricordare.
Instagram ti rassicura che “link in bio” va bene.
Ma la verità è sempre la stessa: se i tuoi contenuti sono noiosi, nessun reminder o algoritmo ti salverà.

E se i tuoi clienti si dimenticano di scriverti, forse non era un problema di notifica…
…ma di quanto poco impatto hai lasciato.